“Si è svolta oggi la seconda sessione di audizioni nell’ambito dell’indagine parlamentare sulle “Modalità più efficaci per valorizzare le prerogative del Parlamemto in uno stato di emergenza dichiarata” affidata come affare assegnato dalla Presidente del Senato Casellati alla Prima Commissione Affari Costituzionali guidata da Dario Parrini del Partito Democratico.
Undici gli esperti ascoltati nelle due sedute, mattutina e pomeridiana.
Praticamente unanime tra gli studiosi la convinzione che lo strumento migliore per rafforzare in maniera reale il ruolo del Parlamento e per avere uno spazio di proficua collaborazione tra maggioranza e opposizione in fase emergenziale sia la costituzione di una Bicamerale per l’Emergenza.
In questa direzione si sono espressi tra gli altri il Presidente emerito della Consulta Ugo De Siervo, l’ex Presidente della Camera Luciano Violante e ll Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Enzo Cheli, oltre che costituzionalisti come Massimo Luciani, Gaetano Azzariti, Francesco Clementi, Alfonso Celotto, Andrea Pertici, Claudio De Fiores e Fulvio Pastore.
Opinione diffusa è che questo organo ad hoc dovrebbe essere composto da un numero limitato di parlamentari, in modo da poter agire in maniera agile e flessibile, convocandosi e assumendo decisioni in tempi molto rapidi.
Ampio accordo tra gli auditi anche sul fatto che questo comitato speciale bicamerale dovrebbe essere investito non di poteri legislativi bensì di poteri consultivi, emettendo pareri non vincolanti su atti del governo, e soprattutto di poteri conoscitivi e di controllo, acquisendo informazioni e attivando una interazione permanente con il governo e con tutti gli organi deputati alla gestione dell’emergenza, con connesso obbligo di riferire alle Camere a intervalli regolari sull’andamento dei propri lavori.
“Sono molto soddisfatto – dichiara il Presidente della Prima Commissione Dario Parrini – che da tutta la comunità scientifica vengano indicazoni così forti, chiare e omogenee. Abbiamo bisogno di rafforzare la centralità del Parlamento e di un più intenso e costruttivo dialogo tra maggioranza e opposizione. Per raggiungere questi obiettivi, peraltro largamente condivisi, è opportuno dotarsi di strumenti davvero efficaci e appropriati. In tal senso le audizioni si stanno rivelando estremamente utili. Credo che ci permetteranno di svolgere al meglio il nostro compito, che è quello di offrire al Parlamento, cui spetta la decisione finale in merito, adeguati elementi di conoscenza e di riflessione”.


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