Il sindaco Cicchetti di Rieti ha deciso di rendersi ridicolo.Sommerso dalle critiche per il suo “boia chi molla” a un incontro elettorale, ha reagito dicendo “ma quale fascismo, era il grido dei moti di Reggio Calabria del 1970”. Peggior scusa non era possibile: “boia chi molla” fu appunto la parola d’ordine rilanciata dal principale ispiratore dei moti di Reggio, Ciccio Franco, che era apertamente missino e fascista. A questo punto a Cicchetti do un consiglio: taccia, o si scusi. Non aggiunga infamia a infamia.


Ne Parlano