“Suscita inquietudine e profondo turbamento la decisione di ieri della Corte d’Appello di Parigi di negare, in relazione a dieci ex terroristi italiani di estrema sinistra, l’estradizione nel nostro Paese, sulla quale nell’aprile 2021 il governo francese, ai suoi massimi livelli, aveva finalmente e meritoriamente espresso parere favorevole, ribaltando una linea seguita per decenni e che a lungo ha indebitamente consentito a queste persone di sottrarsi a condanne per gravissimi reati pronunciate in via definitiva dalla giustizia italiana.
Alla sentenza del tribunale francese non si deve reagire scompostamente: è pur sempre il risultato del libero convincimento di una magistratura indipendente.
Tuttavia non possiamo non ritenerla una ferita dolorosissima sul piano della memoria storica, della necessità di evitare zone di impunità e violazioni dei principi di legalità e dello stato di diritto, nonché sul piano del rispetto dovuto al sacrificio delle vittime del terrorismo e alla sofferenza inestinguibile dei loro familiari. L’auspicio non è solo che entro i termini previsti la Procura Generale della capitale transalpina presenti ricorso in Cassazione contro il rigetto della richiesta di estradizione, e che questo ricorso sia accolto; ma anche che il nostro governo manifesti con fermezza, nelle forme possibili e più opportune e attraverso i canali più appropriati, l’amarezza e lo sconcerto, comprensibili e giustificati, che il verdetto di ieri ha provocato in una parte ampia della nostra opinione pubblica”. Così il senatore Dario Parrini, presidente della commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.