“Alcuni quotidiani questa mattina riportano notizie su una vicenda molto grave. E si tratta di una notizia non smentita. Parlo dell’incontro che ci sarebbe stato alla fine del mese di maggio tra il consigliere per gli affari internazionali della Lega e un importante funzionario dell’ambasciata russa in Italia. In questo incontro il funzionario dell’ambasciata russa avrebbe suggerito condotte destabilizzanti nei confronti del governo italiano. Si tratta di una notizia inquietante che getta ombre sulla nostra vita politica che emergono proprio all’inizio di  campagna elettorale che tutti vorremmo corretta. Noi pretendiamo chiarezza. La pretendono i cittadini italiani. Si tratta di questioni che riguardano l’interesse nazionale e la collocazione internazionale del nostro Paese. In questo momento è riunito il Copasir dove come Pd chiederemo chiarimenti su questa vicenda. Noi abbiamo il diritto di sapere se forze che aspirano al governo di questo Paese stanno con l’Occidente o no, se stanno con o contro le scelte politiche della Ue, se confermano o meno la tradizionale collocazione internazionale del nostro Paese. Vogliamo sapere se nelle forze politiche  della destra c’è la volontà di non avere alcuna subalternità nei confronti di un regime come quello di Putin che ha portato sul suolo europeo la guerra. Già nel 2019 presentammo una iniziativa parlamentare e chiedemmo una commissione di inchiesta per chiarire i rapporti già allora inquietanti tra la Lega e il governo di Putin. Ora presenteremo iniziative ed interrogazioni perché il Parlamento italiano deve sapere la verità. Il Pd sta con l’Occidente e con l’Europa”. Così il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama intervenendo in aula.


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