Edoardo Patriarca, senatore del Pd, fa fatica a immaginare il suo partito governare con il M5s. Amico di Renzi e incasellato a suo tempo con Franceschini, oggi preferisce parlare a titolo personale, in una fase in cui molti parlamentari dem non si sentono incanalati in nessuna delle correnti.
Il Pd non deve sedersi al tavolo?
Sedersi al tavolo sì. Ma con fermezza e prudenza.
Cosa intende?
Le accuse verso il Pd e i suoi parlamentari in questi anni sono state pesanti oltre il dovuto. Dire ora di aprire un percorso è cosa ardua.
Ma si tratta di uscire da uno stallo pericoloso per il Paese…
Io faccio fatica ad aprire un percorso quando non so con chi ho a che fare. Di Maio ha cambiato opinione diverse volte, ha cambiato i programmi. Non si può equiparare il Pd alla Lega, poi, in nome di un contratto, senza andare nello specifico. Non si sa con chi stai parlando, se abbiamo la stessa idea di democrazia, la stessa idea di Europa, del sociale…
Martina e Franceschini sono per andare a verificare.
Non sono d`accordo con chi nel mio partito si lancerebbe in un`avventura in cui il Pd rischia di infrangersi e scomparire. Sarebbe costretto quotidianamente a baloccarsi su post e opinioni diverse, perdendo completamente quel poco di identità che ancora ha il Pd. Dico no a queste sceneggiature continue e sì al confronto su questioni di merito.


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