“La delibera con cui il Cipe ha stanziato 800 milioni per proseguire la ricostruzione post sisma del 2009 a L’Aquila e nel Cratere è la conferma dell’impegno dei nostri governi per i territori dell’Abruzzo colpiti da quella tragedia immane”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
“La sottosegretaria Paola De Micheli, che in questi anni ha seguito con grande attenzione, competenza e pazienza tutta la questione della ricostruzione in Abruzzo – sottolinea Pezzopane – ha annunciato ieri una nuova delibera del Cipe che prevede uno stanziamento di 800 milioni complessivi, di cui 667,51 per L’Aquila, 149,64 per gli altri comuni del Cratere e 47,98 per i comuni fuori cratere. E’ stato inoltre finanziato il Piano annuale per il 2017 del settore del social housing, che prevede un intervento di edilizia economica e popolare predisposto dalla Regione Abruzzo per rendere disponibili 158 alloggi dell’Ater a L’Aquila. A tutto questo si aggiungono i fondi per colmare le minori entrate della Tasi. Quello per far rinascere L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa, 800 milioni sono uno stanziamento che non trova paragoni in altre aree del paese. E dovranno esser spesi presto e bene per dimostrare che sappiamo utilizzare i soldi degli italiani e per dare risposte ai nostri concittadini che attendono risposte puntuali. Questi fondi sono il risultato del lavoro fatto in Parlamento con la legge di stabilità del 2015, con il relativo e cospicuo stanziamento che ci consente di poter spendere circa un miliardo l’anno. Tutto sta andando avanti. I governi Renzi e Gentiloni sono stati determinanti per rilanciare la ricostruzione, correggere errori e distorsioni, far ripartire i cantieri nei centri storici. Questa delibera del Cipe è un altro fondamentale passo avanti, continua l’impegno anche in queste ore per dare ogni risposta necessaria. Tra le tante cose importanti inserite nella delibera CIPE, ci sono anche le ulteriori e necessarie risorse per l’edilizia popolare e sociale, adesso non ci sono più scuse, si proceda con celerità e si ridia un’abitazione adeguata alle norme antisismiche ai cittadini ed alle famiglie degli alloggi popolari”.


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