“È necessario ripensare le scadenze del PNRR”. Lo afferma il senatore del Pd Gianni PITTELLA. “L’Unione europea ha risposto alla crisi economica seguente alla pandemia stanziando enormi risorse con il Next Generation Eu e fissando scadenze precise e perentorie per il loro impiego da parte dei singoli stati attraverso i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. So di toccare un tema tabù ma dovremmo avere il coraggio di guardare la realtà. Il termine ultimo del 2026 perchè la spesa debba essere certificata è oggi irrealistico. Già la prima fase di attuazione ha mostrato criticità dovute alla necessità di dotare soprattutto i comuni di risorse professionali esterne che aiutino la macchina amministrativa a partecipare ai bandi del Pnrr. Ma ciò che rileva di più é che tutto l’impianto confezionato correttamente e rigidamente dalla Ue appartiene ad un’epoca totalmente diversa dall’attuale, segnata dalla guerra in atto”, rileva. “Il conflitto armato in corso, l’ingiustificabile invasione russa in Ucraina cambia lo scenario, determinando oltre che una tragedia umana, anche conseguenze economiche rilevanti. Il costo dell’energia e il costo delle materie prime sono già a livelli molto più alti e si riverberano sul costo delle opere previste dai vari PNRR. Il Governo e il Parlamento fanno bene a marciare a passo spedito sul cronoprogramma concordato ma si inizi a riflettere – conclude il senatore dem – sulle nuove impietose condizioni in cui ci troviamo, per rimodulare il costo delle opere e dare più flessibilità ai tempi di attuazione”. (ANSA). FLB 07-MAR-22 12:16 NNN


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