“Con Luigi Paganelli se ne va un pezzo importante della storia della nostra terra. Un uomo che ha fatto del servizio la sua dimensione di vita. Alla politica, al sindacato, alla comunità. Nato nel ’21 diventa maestro elementare e nel ’43 fa la sua scelta, partecipa al movimento resistenziale cattolico per poi entrare in clandestinità. Diviene comandante generale della Divisione Modena Montagna e una volta finita la guerra diviene dirigente della Dc provinciale , poi dirigente e segretario delle Acli dal ’45 al ’49. Un curriculum incredibile scandito da impegni e partecipazione ai massimi livelli al servizio della comunità e del Paese. Segretario provinciale e poi regionale della Cisl fino a diventarne nel 1980, fino al ’96, direttore del centro studi”. Così in una nota Matteo Richetti, senatore del Pd. “Un uomo di fatica e intelletto. La più tenace mitezza al servizio della giustizia, del lavoro, della libertà. Ci mancheranno i suoi gesti, le sue parole, i suoi sguardi. Anche quelli di rimprovero. Che solo i maestri veri si possono permettere”, ha concluso.


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