“Abbiamo elencato quali sono le nostre priorità”. Lo spiega la responsabile Giustizia del Pd Anna Rossomando dopo l’incontro con la ministra Cartabia per il tavolo con i partiti sulla giustizia.
“La legge elettorale non è risolutiva delle criticità che sono sul
tavolo, quindi insistiamo su tutti gli altri aspetti che riguardano il
funzionamento del Csm -spiega la vice presidente del Senato-. Quindi,
stop alle nomine a ‘pacchetto’, sui Consigli giudiziari diritto di
voto degli avvocati, parità di genere. Un altro aspetto importante è
l’apertura al’esterno per i segretari del Csm, oggi accedono solo
magistrati, noi proponiamo che si acceda con concorso aperto ad altri
operatori del diritto”.
Rossomando spiega ancora: “Sulla candidabilità insistiamo su una
proposta già fatta da tempo, quella di non potersi candidare nello
stesso distretto dove hai esercitato funzioni e la parificazione delle
cariche elettive locali a quelle parlamentari. Il caso Maresca non è
il primo e non sarà l’ultimo se non interveniamo. C’è bisogno di una
disciplina giusta e costituzionalmente orientata, c’è il tema di come
entri e di come esci. Nella scorsa legislatura, tra l’altro, abbiamo
approvato una legge alla Camera, poi bloccata al Senato, che conteneva
già queste disposizioni”.


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