“L’iniziativa con la quale COCIV, non solo ha deciso di presentare ricorso, ma anche di pretendere un eventuale risarcimento danni dal Sindaco di Alessandria, per l’ordinanza con la quale essa ha bloccato le attività di conferimento dei materiali provenienti dai lavori del Terzo Valico al sito della Cascina Clara e Buona, appare per più di una ragione come un atto gravemente ostile nei confronti di tutte le comunità locali coinvolte nella realizzazione dell’opera, passibile perciò di complicarne e ritardarne ulteriormente il percorso di realizzazione, provocando alla fine danno allo stesso interesse nazionale sotteso alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta capacità”. Lo dichiarano i senatori del Pd Daniele Borioli e Stefano Esposito.
“Al di là degli aspetti tecnici e amministrativi – aggiungono –  va sottolineato come l’ordinanza scaturisca dal contesto dei recenti eventi alluvionali, che molto allarme ha destato negli amministratori e nelle popolazioni locali, anche per i riflessi collegati al possibile coinvolgimento dei siti di conferimento. Così come non si possono tacere le legittime preoccupazioni destate nell’opinione pubblica dalle vicende che hanno significativamente, e gravemente, coinvolto Cociv sul fronte giudiziario, la cui consistenza è peraltro dimostrata dalla indicazione di procedere al commissariamento del Consorzio, di recente rilasciata da ANAC”.
“A fronte di questo quadro complesso e delicato – spiegano – era doveroso che il Sindaco adottasse tutte le misure a proprio giudizio opportune al fine di preservare la salute pubblica, fino a completo chiarimento da parte delle autorità competenti circa le eventuali compromissioni del sito intervenute successivamente alle autorizzazioni, in particolare in relazione agli eventi alluvionali. Ora, che la risposta a tali preoccupazioni sia da Cociv ribaltata non nel rafforzamento della collaborazione con gli enti locali e in uno sforzo di maggiore trasparenza, ma in una guerra giudiziaria è davvero sconcertante”.
“Sull’altro versante – sottolineano – è assolutamente necessario che gli enti di livello superiore (Stato e Regione), titolari dell’intesa per la realizzazione dell’opera, facciano sino in fondo la loro parte, pronunciando in modo chiaro e inequivoco le valutazioni di propria competenza su una materia tanto delicata come quella della salute e dell’ambiente, mettendo il Sindaco nelle condizioni di adottare gli atti conseguenti”.
“COCIV deve sapere che senza la collaborazione degli enti locali la realizzazione del Terzo Valico sarà un lungo e tormentato percorso a ostacoli – concludono i senatori Pd – E, nel contempo, Governo e Regione devono assumere con più decisione il compito di accompagnare e supportare gli enti locali nel rapporto con i soggetti proponenti e realizzatori dell’opera. Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia ha già perso troppo tempo nella realizzazione dei propri segmenti Ten-T. Perdere ulteriori passi mettendo in difficoltà gli amministratori locali, che da sempre hanno dimostrato serietà e spirito di collaborazione, spesso molto maggiori di quanto il centro avrebbe meritato, sarebbe un esercizio di tafazzismo istituzionale davvero incomprensibile”.


Ne Parlano