“L’emergenza femminicidio continua: altre tre donne ne sono state vittime di in questi ultimi giorni. Il 5 ottobre a Riccione, Olga Matei è stata strangolata. Il giorno dopo in Provincia di Novara, è stata accoltellata Olga Shugai. Ieri infine a Torino un’altra donna, Santina Lodi è stata trovata morta nella sua abitazione, uccisa dal marito”. Lo dichiara la senatrice del Pd Mara Valdinosi.
“Spesso – spiega Valdinosi – il femminicidio viene descritto dai media come frutto della gelosia, della paura, del tradimento, dell’abbandono che l’uomo non è stato in grado di accettare. Una descrizione che quindi addossa anche alla donna, la vittima, una parte di responsabilità, colpevole di aver suscitato la gelosia. È una rappresentazione falsata della realtà. Il femminicidio è quasi sempre il risultato di comportamenti brutali di lunga data. Si tratta di cieca violenza e volontà di dominio da parte di chi considera la donna non come persona, ma una proprietà. L’impegno più grande deve essere sul versante culturale, per educare al rispetto e alla parità fra uomo e donna; un impegno che deve mobilitare le istituzioni e tutti i settori della società”.
“Per questo – prosegue la senatrice dem – considero fondamentale che si dia attuazione alla previsione dell’educazione alla parità di genere, prevista dalla legge sulla buona scuola. Si può e si deve prevenire, intervenendo sui fattori che la determinano. Abbiamo approvato un piano contro la violenza sulle donne e nel frattempo sono stati rafforzati strumenti di protezione per garantirle maggiore sicurezza. ora però occorre monitorare che queste misure funzionino e che il piano sia attuato. Sono 160 – conclude Valdinosi – le donne uccise ogni anno. Non possiamo più accettare questa mattanza”.


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