“Sfregiare con l’acido è una delle
forme più vili di violenza contro le donne. Desta enorme
preoccupazione quanto accaduto l’altra notte in Corso Amedeo di
Savoia a Napoli, quando a usare questa tecnica atroce contro due
sorelle sono stati altri ragazzi e ragazze, che le hanno
raggiunte in scooter per dileguarsi subito dopo”. Lo afferma la
senatrice Valeria Valente (Pd), presidente della Commissione
d’inchiesta sul femmincidio.
“È evidente che l’istituzione del reato di sfregio con l’acido,
per quanto positiva, – aggiunge – non è un deterrente
sufficiente. Nemmeno una maggiore presenza delle forze
dell’ordine nelle strade, senz’altro necessaria e utile, è in
grado di prevenire sempre e comunque violenze come questa”.
“Sono giorni e giorni che – ricorda – si susseguono le notizie
di accoltellamenti, ferimenti con armi da fuoco, risse. I motivi
sono spesso futili, i presunti sgarbi da punire sembrano
soprattutto un pretesto per affermare una cultura che vede
ancora nella sopraffazione dell’altro il proprio valore come
persona, come uomo, mentre sotto a tutto cova un disagio che si
traduce in una delle percentuali più alte d’Italia di Neet,
giovani che non studiano, non lavorano, non si formano, che in
Campania sono il 35,9 per cento”.
“Occorre una sorta di Pnrr – propone Valente – incentrato sul
disagio giovanile, un piano che metta al centro le
disuguaglianze, i desideri frustrati, la mancanza di
opportunità, i modelli negativi che oggi continuano a mietere
proseliti, e si impegni per una trasformazione sociale a tutto
campo, che renda i giovani protagonisti. E restituisca loro la
capacità di confrontarsi con le parole, lealmente, e non con la
violenza”, conclude la senatrice. (ANSA).
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