“Il senatore Pillon sull’interruzione volontaria di gravidanza e la legge 194/78 continua la sua propaganda spregiudicata e inaccettabile di stampo patriarcale contro le donne. E’ vero semmai il contrario di quanto dice, la legge 194 ha cancellato l’aborto clandestino nel nostro Paese salvando tante vite di donne e ha determinato la diminuzione del ricorso all’Ivg. Sappia che l’autodeterminazione delle donne in Italia non è in discussione e che comunque difenderemo i diritti di tutte in tutto il mondo. Per promuovere la natalità serve altro, politiche a sostegno dell’occupazione femminile e servizi per le donne e condivisione delle responsabilità familiari”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione femminicidio.

“In modo strumentale – prosegue Valente- Pillon dice che mancherebbero all’appello, a causa della legge 194, 6 milioni di italiani. Dati delle relazioni ministeriali alla mano, respingiamo al mittente questa sua dichiarazione. Dall’entrata in vigore della normativa, sono state effettuate meno di 4 milioni di interruzioni, evidentemente deve aver calcolato anche gli ipotetici figli delle ipotetiche figlie. Di più, Pillon sa benissimo che la legge ha svolto e svolge anche prevenzione e che oltre ad aver praticamente cancellato gli aborti clandestini, ha determinato una diminuzione del ricorso all’Ivg costante nel tempo, passando dal tasso di abortività del 16,9 per cento dell’apice raggiunto nel 1983 al 5,4 del 2020. Secondo gli esperti in realtà sono quindi circa 4 milioni gli aborti evitati grazie alla legge. E’ dunque vero tutto il contrario di quanto afferma Pillon: la legge 194 protegge le donne, afferma una maternità libera, consapevole, sicura. Del resto, sappiamo bene l’idea di donna e di famiglia che l’esponente leghista difende: fatica ancora a riconoscere l’esistenza della violenza maschile contro le donne, avrebbe voluto stravolgere il diritto di famiglia in danno dei diritti donne e bambini, in Commissione Giustizia non perde occasione per schierarsi contro ogni legge di civiltà che estende i diritti delle persone”.


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