“Continua il vortice della disinformazione. Non dovrebbere essere così,
ma Matteo Renzi è costretto ad intervenire per smentire una fake news
che coinvolge il fratello e a spiegare che, se decide di comprare una
casa nuova, accende un mutuo come farebbe qualsiasi cittadino. Oggi
tocca a lui, domani toccherà ad altri” afferma Valeria Valente senatrice
e vicepresidente del gruppo Pd a Palazzo Madama..

“Fake news, bufale, falsità inaccettabili e menzogne diffamatorie,
finiscono spesso per diventare verità nella percezione collettiva perché
rilanciate dal sistema dell’informazione e fatte circolare in rete. Le
precisazioni, le smentite, i chiarimenti spesso non servono a nulla, con
la conseguenza di creare potenziali pericoli persino nella vita privata
delle persone che ne sono vittime.

Un vortice che continua ad abbassare il livello del dibattito pubblico e
a spostare l’attenzione su argomenti spesso irrilevanti, ma che eccitano
le tifoserie e alimentano una percezione distorta della politica e delle
istituzioni. Un meccanismo che mina alle basi la convivenza civile e la
tenuta del sistema democratico.

Il risultato è che i temi veri, reali – come il lavoro, i diritti, la
rivoluzione digitale, l’ambiente – che incidono nella vita quotidiana
del paese, e sui quali un dibattito informato sarebbe non solo
auspicabile, ma anche necessario per la crescita collettiva, finiscono
sullo sfondo.

E nelle rare occasioni in cui se ne parla, i toni e le dinamiche della
discussione sono le stesse: quelle di un manicheismo esasperato che
fomenta l’aggressività e riduce il confronto democratico ad una continua
rissa verbale tra supporter.

La classe politica ha certamente le sue responsabilità, quando sceglie
di cavalcare l’onda e di utilizzare le notizie false come argomento per
attaccare gli avversari. Ma anche chi fa informazione dovrebbe fare uno
sforzo in più per evitare di ritrovarsi a fare da amplificatore a chi
diffonde fake news allo scopo di inquinare il dibattito pubblico”
conclude Valente.


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