L’Unione europea e le istituzioni democratiche come il Consiglio d’Europa, che raccoglie 46 stati membri, hanno il compito soprattutto in questo momento di crisi segnato dall’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia di rilanciare il valore della democrazia e del rispetto dei diritti umani, nel continente europeo e nel mondo. E’ questo il senso dell’incontro che si è svolto al Senato tra Simona Malpezzi, presidente del gruppo del Pd a Palazzo Madama, i senatori Alessandro Alfieri, capogruppo dem nella Commissione Esteri e Roberto Rampi, componente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europea e la deputata turca Selin Sayek Böke, vicepresidente del Gruppo Socialisti Democratici e Verdi all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. “Siamo molto contenti di accogliere al Senato Selin Sayek Böke – ha detto in apertura la presidente Simona Malpezzi – per tutto ciò che rappresenta, anche simbolicamente. Il mondo nell’ultimo mese si è ristretto, il Consiglio d’Europa ha visto ammainare la bandiera russa. L’aggressione russa all’Ucraina è avvenuta anche perché Putin teme la democrazia e i suoi valori”. “L’Europa è in questo momento a un bivio – ha detto Sayek Böke – da donna, da turca e da parlamentare socialista dico che i valori della democrazia e del rispetto dei diritti umani sono i miei valori e il futuro stesso dell’Unione europea e dell’intero continente”. “Dopo il 1989 – ha sottolineato Roberto Rampi – abbiamo pensato che l’espansione della democrazia liberale sarebbe stata inarrestabile, ma negli ultimi anni con i populismi e i nazionalismi abbiamo assistito al suo arretramento. La vera prospettiva di futuro per l’Ue è proprio nel continuare a essere il vessillo della globalità dei diritti e nella democrazia”. “Il partito di Sayek Böke, il Chp – ha concluso Alessandro Alfieri – ha contribuito al risultato storico della Turchia candidata all’Unione europea, ma poi abbiamo assistito a un deciso arretramento con Erdogan, culminato con l’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul. I paesi dell’Ue devono porsi il tema di fare da ponte tra l’Europa democratica e liberale e l’Asia. L’attacco all’Ucraina non è solo un attacco a uno stato sovrano, ma anche al modello della democrazia liberale che dobbiamo difendere per difendere diritti umani e libertà”.

 


Ne Parlano