E’ un emendamento di partenza, il testo potrà poi subire modifiche nelle discussioni nel confronto tra Commissioni, Aula e governo. Ma l`obiettivo rimane quello di dare una risposta ad una condizione serissima che vive il comune di Napoli», spiega Valeria Valente, senatrice democrat e prima firmataria dell`emendamento alla Finanziaria in favore delle casse disastrate di San Giacomo.

La strada per ripianare in parte il maxi rosso che lei propone è un accollo da parte dello Stato.

«Così si mantiene l`impegno ad alleggerire il debito del comune di Napoli con una misura che ovviamente, nel momento in cui cancella dal bilanciagli oneri per mutui e prestiti obbligazionari, libera subito risorse per la parte delle spese correnti che è una delle richieste più pressanti espresse dal sindaco Manfredi. L`accollo da parte dello Stato, poi. include anche le cosiddette operazioni di finanza derivata, anche queste d`interesse per Napoli che ha all`attivo ancora tre derivati e che possono rappresentare un serio elemento di squilibrio finanziario per il prossimo
decennio. Resta comunque l`impegno a portare avanti la riforma complessiva in un provvedimento apposito, in modo tale da offrire anche al comune di Napoli una prospettiva di medio periodo che consenta di avere, insieme, risanamento contabile, investimenti e adeguato finanziamento dei servizi».

Senatrice è fiduciosa che la manovra vada in porto?

«Anzitutto è una misura che vale anche per le altre città metropolitane nelle stesse condizioni di deficit oche hanno in corso un piano di interventi pluriennale monitorato dalla Corte dei Conti, come Torino. Ci facciamo carico, insomma, di tutte anche perché le norme sul predissesto hanno mostrato una serie di lacune e ora lo Stato deve farsene carico. Il testo presentato poi afferma un principio. poi vedremo come e in quali dimensioni si interverrà concordando con le disponibilità del governo. Ma ora, finalmente, si apre una discussione».

Ci sono due strade: i grillini propongono un commissario.

«Ripeto ora si entra nel vivo per verificare la strada migliore e si inizierà, prima dell`Aula, a discuterne in commissione Bilancio. Io credo che l’accollo da noi proposto possa essere la strada più praticabile».

Perché?

«Anzitutto si offre la possibilità ai comuni in predissesto di presentare un nuovo piano di  riequilibrio finanziario pluriennale che tenga conto del beneficio dell`accollo stesso e si prevede come l`eventuale accertamento da parte della Corte dei conti del grave e reiterato inadempimento nell`attuazione del piano avvenga a partire dal nuovo piano presentato. Ovvero non si calcolano gli eventuali inadempimenti rilevati sul vecchio piano: si parte da zero».

Converrà come qualsiasi sia la strada serve un sostegno che vada oltre la maggioranza che regna ora a palazzo San Giacomo.

«Sappiamo già di tante convergenze e ci sono testi simili anche da parte di altri partiti. Non solo Italia Viva ma anche dal centrodestra e Forza Italia. L`obiettivo è quello di portare a casa un provvedimento per dare una mano a Napoli e le grandi città nelle stesse condizioni»,


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