“Nelle 12 relazioni che la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché ogni forma di violenza di genere ha approvato quasi sempre all’unanimità abbiamo consegnato al paese un patrimonio di dati e conoscenze del fenomeno su cui costruire politiche ancora più efficaci per contrastare la violenza, in particolare la vittimizzazione secondaria”. Lo ha detto la Senatrice Valeria Valente (PD), presidente uscente della Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio, intervenendo stamattina al convegno “La vittimizzazione secondaria: rafforzare la rete per sostenere le donne, le bambine e i bambini in uscita dalla violenza”, organizzato dal Comune di Roma in collaborazione con Differenza Donna.

“Costruire reti è fondamentale – ha proseguito Valente – per questo è molto importante il lavoro avviato dal Comune di Roma con la guida dell’assessora Monica Lucarelli, con le associazioni e i centri antiviolenza. Altrettanto importante è la specializzazione di tutto il personale che interviene con donne e minori vittime di violenza, a cominciare dalla magistratura, le nostre inchieste lo hanno dimostrato chiaramente. Per questo chiedo al Sindaco Gualtieri un investimento importante sulla formazione degli assistenti sociali che molto spesso giocano un ruolo importante nella vittimizzazione secondaria e  più in generale a tutte le istituzioni. La rete e i centri antiviolenza possiedono il know how per contribuire alla formazione e alla specializzazione di tutti gli operatori della giustizia. La vera battaglia culturale è superare gli stereotipi e i pregiudizi contro le donne che albergano anche in chi si occupa di violenza, nei tribunali e non solo -, ha ricordato la senatrice in conclusione – riconoscendo sempre che un uomo violento non può essere un buon padre e non colpevolizzando le madri che vogliono proteggere i loro figli dalla violenza”.


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