“Questo decreto contiene una nuova riforma dell’università. È uno degli atti politici più importanti della legislatura. Ed è una riforma spartiacque, che segna un nuovo inizio per università e ricerca. Scompaiono le tipologie precarie, atipiche e intermittenti, viene introdotta la figura del ricercatore unico in tenure track, viene ridotto il tempo del pre-ruolo. Oggi affermiamo che la ricerca è un lavoro, sempre, e come tale va riconosciuto, tutelato, retribuito. Oggi mettiamo al centro la dignità dei giovani ricercatori, costruiamo un’università più forte, aperta, europea, per tutti e non per pochi privilegiati. Questa riforma può essere una rivoluziona che riappassiona alla ricerca tantissimi talenti oggi sfiduciati, mortificati e molto spesso costretti ad emigrare all’estero”. Così nel suo intervento in Aula sul Decreto Pnrr il Senatore Francesco Verducci, primo firmatario dell’emendamento di riforma del reclutamento universitario confluito nel testo finale del Decreto.