“Oggi è una giornata storica per i lavoratori della cultura italiana. Con il
voto di oggi nelle Commissioni Cultura e Lavoro del Senato si coglie un
obiettivo che apre una nuova pagina nella legislazione italiana. Viene
introdotta nel nostro ordinamento l’indennità di discontinuità per tutte le
lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e delle arti performative e
creative, siano essi autori, artisti, tecnici. La Repubblica italiana riconosce
finalmente la natura strutturalmente ‘discontinua’ di questi lavori. Viene
riconosciuto il tempo di preparazione, studio e formazione che è propedeutico
alla ‘performance’ vera e propria”. Lo dichiara il sen. Francesco Verducci,
vicepresidente della commissione Cultura.

“Oggi si concretizza un punto politico fondamentale – aggiunge – che consente
il primo passo decisivo per la costruzione di un welfare universale per i
lavoratori dell’intera filiera del settore performativo e dello spettacolo dal
vivo. Una norma che pone le basi di una riforma strutturale e che raccoglie le
istanze emerse con forza dal mondo degli artisti e dei tecnici, di tutti i
professionisti che invocano riconoscimento giuridico, politico, previdenziale
del lavoro che svolgono. Adesso il prossimo obiettivo è fare in modo che lo
strumento così innovativo della ‘indennità di discontinuità’ sia
adeguatamente finanziato. Servono molte più risorse di quelle attualmente
stanziate e sin dalla prossima legge di bilancio sarà necessario un intervento
importante che moltiplichi la copertura finanziaria”.

“L’auspicio – conclude Verducci – è che il provvedimento venga approvato
definitivamente il prima possibile in Aula e poi alla Camera, in modo che
diventi legge.’ Così il Senatore Francesco Verducci, vice Presidente
Commissione Cultura, proponente insieme al deputato Matteo Orfini della proposta
di legge depositata nell’autunno 2020 che chiedeva l’introduzione
dell’indennità di discontinuità e di un nuovo statuto dei lavori della
cultura, strumento oggi approvato all’interno della legge delega al
Governo”.


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