‘Mario Draghi è uno dei simboli dell’Europa. Nel momento in cui l’eurozona stava implodendo dopo la crisi finanziaria del 2008 tra veti ed egoismi, Draghi impose un cambio di rotta con una politica monetaria espansiva che ridiede ossigeno all’economia contribuendo a salvare materialmente l’Europa. Fu un intervento politico a tutti gli effetti. Se oggi l’Europa è in piedi ed è stata capace di ripensarsi e di rilanciare una politica di investimenti per affrontare la crisi sociale ed economica lo si deve anche a quelle basi. Il Governo Draghi avrà una fortissima impronta europeista e per questo credo che tutti gli europeisti debbano accettare questa sfida. Non mi stupisco che Meloni e Salvini dicano di no. Ma spero che tutte le forze che hanno sostenuto il secondo Governo Conte scrivano con Mario Draghi un programma europeista per sconfiggere la pandemia e pensare un nuovo modello di sviluppo che metta al centro le infrastrutture sociali per il lavoro, per il diritto allo studio, per le nuove generazioni.’ Così in una nota il Senatore Francesco Verducci, vice Presidente Commissione Cultura e Istruzione.


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