
La Corte di Cassazione in due giorni, con due pronunciamenti separati, ha smontato l’impianto e la conformità costituzionale del decreto sicurezza e del decreto Albania, provvedimenti definiti chiave dal governo. Si tratta di rilievi importanti che riguardano il rispetto dei diritti della persona, del diritto alla difesa e della proporzionalità della pena.
“La Cassazione, dopo quanto affermato sul Dl Sicurezza, avanza dubbi di costituzionalità sull’intesa Italia- Albania in materia di immigrazione. E sempre oggi la maggioranza, attraverso i capigruppo parlamentari torna a scagliarsi contro la magistratura rea, secondo la destra, di criticare i provvedimenti del governo. Ricordo agli esponenti della maggioranza che l’azione della magistratura, secondo il principio della separazione dei poteri, risponde al dettato della nostra Costituzione, non al potere esecutivo. Costituzione che la destra sta abbattendo a colpi di provvedimenti assurdi. Ora si sta pensando addirittura a creare scudi penali per la Polizia. Altre misure per alimentare quella spirale repressiva e di polizia che denunciamo da tempo. E accanto a questo nessuno del governo risponde dello spionaggio illegale contro giornalisti italiani con un software spia straniero, del controllo e dello spionaggio di chi salva vite in mare, della repressione del dissenso, dell’attacco e della delegittimazione dei giudici e della magistratura. Questa destra vuole colpire l’equilibrio su cui si basa in nostro stato di diritto. Di fronte ai rilievi della Cassazione un governo rispettoso della Costituzione e del principio della separazione dei poteri rifletterebbe e ammetterebbe l’errore. Invece per i capigruppo parlamentari della maggioranza anche questo pronunciamento giustifica ulteriori attacchi alla magistratura. Ribadiamo l’invito: la destra si fermi, perché così si mette in discussione il senso della nostra democrazia”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.