Cosa è stato realizzato con il fondo “Patrimonio Rilancio”, istituito nel 2020 per fornire un sostegno al rilancio del sistema economico produttivo italiano, nel quadro sugli aiuti di Stato dell’Ue? E’ quanto chiede al governo la senatrice Cristina Tajani, capogruppo del Pd nella Commissione Finanze, che ha rivolto un’interrogazione al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
“Il decreto 34 del 2020 – spiega Tajani nell’interrogazione – ha autorizzato Cdp a costituire un patrimonio destinato, denominato ‘Patrimonio Rilancio’, per fornire un sostegno al rilancio del sistema economico produttivo italiano. In particolare, si autorizzava per l’anno 2020 l’assegnazione di titoli di Stato a Cdp nel limite massimo di 44 miliardi di euro. A maggio 2021, l’assemblea di Cdp ha così approvato la costituzione del ‘Patrimonio Rilancio’, mentre a marzo era stato adottato il regolamento concernente i requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli investimenti del Patrimonio Destinato. Da allora non si è saputo più nulla, anche se il ministro dell’economia e delle finanze avrebbe dovuto, entro il 31 gennaio di ogni anno, trasmette alle Camere una relazione sugli effetti prodotti e sui risultati conseguiti dal Patrimonio rilancio. Per questo chiediamo al ministro per quali motivi non ha presentato la relazione e quali siano stati gli interventi complessivamente messi in campo da Cdp in relazione al ‘Patrimonio rilancio’, nel triennio 2022-2024, per valutare l’ampiezza e l’efficacia complessiva degli interventi effettuati a valere sulle risorse del Fondo e i risultati conseguiti”.


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