“Qual e’ l’andamento delle adesioni al
concordato preventivo biennale e quali le entrate effettivamente
conseguite finora? Il governo sta pensando a una proroga delle
scadenze o addirittura ad altre misure di incentivazione e di
condono? E’ quanto chiede la senatrice Cristina Tajani,
capogruppo del Pd nella Commissione Finanze, che ha rivolto
un’interrogazione al ministro dell’economia Giorgetti, anche per
conoscere “il dettaglio delle adesioni per le diverse categorie
degli Indici sintetici di affidabilita’ (Isa), per verificare la
dimensione della perdita di gettito associata alle proposte
dell’Agenzia delle entrate rivolte ai contribuenti e che
prevedono un abbattimento per due anni delle imposte dovute”.
“Piu’ nel dettaglio – spiega Cristina Tajani – vorremmo capire
come sono state costruite le proposte di adesione al concordato
preventivo biennale che stanno arrivando ai contribuenti, con
quali criteri e modalita’ sono state redatte, dal momento che
proprio le imprese e professionisti piu’ in difficolta’ stanno
ricevendo proposte sfavorevoli, che comportano un aggravio di
imposte, in alcuni casi fino al raddoppio. Si stanno utilizzando
criteri di equita’ ed imparzialita’ o, al contrario, si usano
criteri differenziati anche tra contribuenti con la medesima
categoria Isa? Quali misure intende adottare il ministro per
recuperare le risorse necessarie al finanziamento della riforma
dell’Irpef nel caso in cui le adesioni al concordato preventivo
biennale non raggiungano la soglia stimata di 2 miliardi di
euro? Tra queste misure e’ ricompreso anche l’abbattimento delle
detrazioni fiscali finora riconosciute ai contribuenti Irpef con
sostituto d’imposta? Sono tutti quesiti fondamentali, tanto piu’
di fronte al flop ormai quasi sicuro del concordato biennale
preventivo – conclude Tajani – che di fatto incoraggia i grandi
evasori e scoraggia i contribuenti onesti, senza neanche essere
efficace”.


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