Interrogazione Pd al Ministro dell’Economia

“Il ‘concordato preventivo biennale’, nonostante i ripetuti interventi volti ad allargare i benefici della misura, ha raggiunto, alla scadenza del 31 ottobre 2024 risultati molto inferiori alle attese del Governo, attestandosi a circa il 15 per cento della platea potenziale. Sulla base dei dati disponibili, le adesioni alle proposte di concordato hanno riguardato circa 500.000 contribuenti, di cui 400.000 soggetti ISA.
Alla luce dei risultati ottenuti e nel tentativo di recuperare adesioni e gettito, il Governo, con il decreto legge 14 novembre 2024, n. 167, ha previsto la riapertura dei termini per aderire al concordato preventivo biennale 2024/2025, consentendo a coloro che non hanno aderito entro il 31 ottobre 2024 di poterlo fare entro la data del 12 dicembre 2024.
In più occasioni il Governo ha comunicato che gli ‘ipotetici’ maggiori incassi derivanti dal concordato preventivo biennale sarebbero stati utilizzati per completare la riforma dell’IRPEF, in particolar modo per quanto riguarda la riduzione delle aliquote fiscali, come ribadito dal decreto legge 19 ottobre 2024, n. 155. Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato, alla luce dei risultati ottenuti, il rinvio della riduzione delle aliquote fiscali a data da destinarsi;
iniziano ad emergere dai primi calcoli che il gettito complessivo da ‘concordato preventivo biennale’, anche a seguito della riapertura dei termini fino al 12 dicembre 2024, sarà nettamente inferiore alle attese preventivate dal Governo, prefigurando altresì evidenti problemi di gettito effettivo per il bilancio dello Stato in considerazione dell’elevato numero di soggetti che hanno aderito al concordato perché certi di raggiungere nel 2024, ma anche nel 2025, un reddito effettivo più alto rispetto a quello proposto dal concordato e, quindi, certi di pagare imposte inferiori a quelle effettivamente dovute all’erario.
Diventa urgente a questo punto conoscere la realtà dei dati e per questo ho depositato una interrogazione al Ministro dell’Economia, sottoscritta da tutto il gruppo del Pd, con la quale chiedo di sapere dal Ministro ‘se intenda dettagliare il numero complessivo delle adesioni al concordato preventivo biennale, alla data del 12 dicembre 2024, e nell’ambito delle adesioni complessive se intenda dettagliare le adesioni per categoria ISA e per importi conseguiti relativamente a ciascuna categoria ISA, anche al fine di verificare la dimensione della perdita di gettito associata alle adesioni dei contribuenti rispetto alle imposte da questi effettivamente dovute; se intenda tempestivamente trasmettere al Parlamento una relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato sugli effetti reali della misura del concordato preventivo biennale, con particolare riferimento alle conseguenze sulle future entrate del bilancio dello Stato e richiedere, altresì, una valutazione dell’UPB e della Corte dei Conti sulla misura da trasmettere alle competenti Commissioni parlamentari;se intenda rafforzare le misure di controllo nei confronti dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale al fine di contrastare con efficacia le condotte illegittime riconducibili a prestazioni di servizi fittizie nei confronti di altri contribuenti che non hanno aderito al concordato preventivo biennale; se intenda altresì rafforzare le misure finalizzate al controllo dei contribuenti aderenti al concordato preventivo biennale in merito agli obblighi di adempimento delle ordinarie previsioni contabili e dichiarative; quali misure intenda introdurre per sanzionare i comportamenti di cui in premessa, sia nei confronti del simulato prestatore di servizi sia per il simulato fruitore di servizi e per recuperare integralmente le somme illegittimamente sottratte all’erario;
se intenda chiarire, a fronte del mancato gettito atteso derivante dall’applicazione del concordato preventivo biennale, se e come intenda affrontare la questione del finanziamento della riforma IRPEF, rinviata a data da destinarsi, per quanto riguarda in particolare la riduzione delle aliquote d’imposta, e se a tal fine intenda procedere mediante l’ulteriore abbattimento della spesa sociale e delle detrazioni per i contribuenti Irpef che contribuiscono a garantire la progressività del nostro sistema fiscale’”. Così la senatrice Cristina Tajani, capogruppo Pd in commissione Finanze a Palazzo Madama.


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