“La mappa degli infortuni e dei decessi sui luoghi di lavoro potrebbe rappresentare, se non l’autobiografia di una nazione, almeno una radiografia del nostro sistema produttivo, se solo avessimo voglia e volontà di guardare dentro i dati, che narrano di dimensioni di genere, età dimensione d’impresa e territoriale di questo drammatico fenomeno. Abbiamo accolto ovviamente in modo positivo le informazioni relative all’aumento delle ispezioni e all’incremento degli organici, seppure ancora insufficienti. Manca però, nei numeri indicati dalla ministra Calderone, una valutazione delle ispezioni, quali tipi di irregolarità gli ispettori hanno rilevato: è questo che consentirebbe di costruire politiche pubbliche migliori, in un settore esistenziale per una Repubblica fondata sul lavoro”. Lo ha detto la senatrice Cristina Tajani, capogruppo del Pd nella Commissione Finanze e membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia.
“Sarebbe necessaria da parte del governo – ha proseguito Tajani – una lettura critica delle fragilità del sistema produttivo, perché sapere dove e come accadono gli incidenti può fornire elementi per mettere a punto strumenti adeguati, al di là delle differenze ideologiche. Questa è l’attività del legislatore e questo tema va affrontato con spirito costruttivo che merita di unire le forze. Per questo l’auspicio è che la prossima discussione porti elementi più concreti che possano costituire una base di confronto, altrimenti rischiamo di essere retorici e totalmente inefficaci”.