“Abbiamo chiesto nel corso del question time al ministro Giorgetti come il governo intenda intervenire per evitare la distorsione che si è prodotta ai danni di alcune fasce di lavoratori a causa dei meccanismi male articolati introdotti dal governo Meloni con la legge di Bilancio 2025. Detrazioni, bonus e interventi sul cuneo fiscale hanno avuto infatti l’effetto paradossale di diminuire invece che aumentare il reddito disponibile per lavoratori e pensionati. Per esempio un lavoratore che guadagna 34 mila l’euro l’anno, nel 2024 godeva di 27 mila euro di reddito disponibile, quest’anno ha a disposizione solo 26 mila euro. Giorgetti non ha risposto nel merito, sebbene la sottosegretaria Albano abbia ammesso in altra sede che qualcosa non ha funzionato. A questo si aggiunge l’aumento del fiscal drag sulle spalle di lavoratori e pensionati, circa 25 miliardi di euro, e i rinnovi contrattuali che non arrivano a coprire l’inflazione. La restituzione fiscale è dunque un tema prioritario. Il Mef fatica a trovare una copertura per l’ennesima rottamazione, ma quei soldi dovrebbero invece essere spesi dall’Esecutivo per aumentare salari e pensioni attraverso la restituzione fiscale”. Lo dice la senatrice Cristina Tajani, capogruppo del Pd nella Commissione Tajani, che oggi ha partecipato al question time in Senato.
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