Il regime fiscale forfettario introdotto dal 2017 in Italia per i grandi contribuenti che trasferiscono la residenza in Italia, e che il governo Meloni ha confermato e modificato nel 2024, rischia di influire negativamente sul mercato immobiliare di Milano. E’ l’avvertimento della senatrice milanese Cristina Tajani, capogruppo del Pd nella Commissione Finanze, che sugli aspetti critici di questa normativa ha presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti.
“Nel 2024 il governo Meloni – spiega Tajani nell’interrogazione – ha portato a 200 mila euro l’imposta forfettaria prevista per le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, mentre ha dimezzato il beneficio fiscale per il rientro dei cervelli, scelta che abbiamo fortemente contestato. L’Agenzia delle Entrate ha precisato recentemente che tale beneficio può durare fino a 15 anni. Questo strumento ha attratto, negli anni, alcuni nuovi residenti ad alta capacità di spesa in Italia soprattutto nelle grandi città, ma negli ultimi anni il fenomeno ha subito un’accelerazione a causa dell’abolizione da parte del Regno Unito del regime fiscale di vantaggio riservato agli stranieri residenti ‘non domiciliati’, che ha spinto molti beneficiari a cercare alternative fiscali vantaggiose. Secondo alcune recenti ricerche, su circa 4.500 persone che usufruiscono della flat tax sul reddito in Italia, circa la metà ha scelto di trasferirsi a Milano. L’incremento significativo di questi nuovi residenti inizia ad avere un impatto rilevante sul mercato immobiliare del capoluogo lombardo, determinando un aumento della domanda di proprietà di lusso e una crescente pressione anche sul mercato immobiliare non di lusso. Secondo recenti ricerche di mercato, la domanda estera rappresenta circa un terzo del mercato delle locazioni milanesi e nella fascia Lusso, per residenze oltre i 300 m², la presenza di inquilini stranieri o expat è quasi totalitaria. Per questo chiediamo al ministro Giorgetti di sapere quante siano le persone che hanno optato per il regime fiscale forfettario e dove risiedano, quale sia il gettito fiscale complessivo finora prodotto dalla misura e se non ritenga opportuno avviare un’analisi sull’equità dell’imposta forfettaria a 200 mila euro per le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia”.