‘Scongiurare la chiusura del centro di recupero Lipu per gli uccelli protetti proprio mentre la riapertura della stagione della caccia creerà il maggior numero di animali feriti’. Lo ha sollecitato la sen. Monica Cirinnà nell’aula di Palazzo Madama intervenendo a fine seduta. ‘Negli ultimi mesi – ha spiegato – sono giunti ai centri di recupero Lipu oltre 250 uccelli non cacciabili feriti dalle fucilate. Circa 150 gli uccelli rapaci di cui 100 deceduti. Tra di essi rapaci notturni come gufi, civette e barbagianni, e poi falchi (pellegrino, gheppi, lodolai), poiane, sparvieri, albanelle’. ‘Il solo centro recupero Lipu di Roma – ha aggiunto – ha ricoverato da settembre a oggi circa 50 uccelli vittime del bracconaggio, tra cui una rarissima aquila minore e moltissimi provenienti da dentro il Raccordo anulare all’interno del quale è vietato cacciare. Eppure sta vivendo ora un grave problema di instabilità e incertezza’. ‘Il Comune di Roma infatti – ha concluso la Cirinnà – sebbene abbia firmato ad aprile 2013 una convenzione con la Lipu per finanziare l’attività di questo centro recupero, che solo nel 2012 ha ricoverato 5700 animali in difficoltà ed è il centro che ricovera più animali in Italia, non ha ancora deliberato il finanziamento concordato nella convenzione. Sono certa che il sindaco Ignazio Marino, estremamente sensibile ai temi ambientali, nonostante le note difficoltà di bilancio degli enti locali, saprà trovare adeguate risorse perchè il centro il centro Lipu continui il suo lavoro’:

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