Da Senato parere al governo: Ue rafforzi suo ruolo di leader mondiale nella lotta al Climate change
‘Le commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato hanno approvato a larga maggioranza un articolato parere al Governo sugli atti comunitari del pacchetto-energia e la lotta al cambiamento climatico, di cui sono relatore insieme con il senatore Luigi Marino (Ap). Si tratta di un parere che contiene molte proposte innovative’. Lo dice il senatore del Pd Gianpiero Dalla Zuanna. ‘La scommessa per l’Europa – prosegue Dalla Zuanna – è consolidare nei prossimi anni il suo ruolo di leader mondiale nella lotta al cambiamento climatico, assumendo tutta una serie di misure per reindirizzare la strategia energetica e industriale verso tecnologie a bassa emissione di gas-serra, rendendo credibili gli ambiziosi obiettivi di riduzione rispetto al 1990 già assunti dal Consiglio Europeo: -40% nel 2030, -80% nel 2050. Il parere votato dalle due commissioni è fortemente innovativo su molteplici punti. A titolo di esempio, le commissioni suggeriscono al governo di impegnarsi perché l’Unione Europea elimini progressivamente gli incentivi per le fonti fossili, perché rimoduli la tassazione sulla produzione di energia rendendola più pesante per le fonti, come il carbone, ad alta produzione di gas-serra e più leggera per le fonti ad emissione quasi-zero, come il sole e il vento, senza aumentare la pressione fiscale. Proponiamo inoltre che l’Ue eviti di raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni de-localizzando gli impianti ad alta emissione di gas-serra nei paesi extra UE; favorisca l’importazione di merci a basso carbon footprint, pur nel rispetto delle regole del commercio internazionale; favorisca la nascita, nei paesi in via di sviluppo, di filiere agricole e industriali, di sistemi di produzione di energia e di sistemi di trasporto a bassa emissione di gas-serra. Per l’Italia, la sfida dei prossimi anni, a partire dal collegato ambientale in discussione al Senato e dalla legge di stabilità 2016, è molteplice: consolidare e creare nuove filiere industriali green; premere sull’acceleratore dell’efficienza energetica; modificare profondamente un sistema di trasporti ancora troppo sbilanciato verso la gomma; sviluppare ancora il settore delle energie rinnovabili. Nel contempo – conclude Dalla Zuanna – queste azioni dovranno favorire la concorrenza e, per quella via, il consumatore’.

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