“Il testo che votiamo parla di
biodiversità: l’ambiente e l’uomo sono parte dello stesso
ecosistema, in un ambiente malato l’uomo non può rimanere sano.
Oggi la difesa degli ecosistemi e’ punto qualificante di molte
costituzioni. E il nostro Paese con questo voto colma un gap
storico. Lo facciamo in Parlamento modificando, per la prima
volta nella storia della Repubblica, la parte sui principi
fondamentali della nostra Costituzione: la integriamo, colmando
un vuoto che i padri costituenti non potevano prevedere,
inserendo il tema dell’emergenza ambientale, priorità assoluta.
Integriamo l’articolo 9, che parla di cultura e di ambiente in
funzione delle nuove generazioni. Ci rivolgiamo e guardiamo ai
nostri figli, ai nostri nipoti. Infine l’art. 41 sui rapporti
economici viene integrato con la precisazione che nessuna
attivita’ umana privata può essere avviata contro l’ambiente e la
salute, sancendo che non ci può essere nessuna dicotomia tra
interesse privato e tutela ambientale. Ora entro gennaio possiamo
chiudere questo percorso di riforma costituzionale. È un obbligo
storico che dobbiamo alle nuove generazioni”.
Così il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione
Ambiente a Palazzo Madama nella sua dichiarazione di voto
sull’inserimento della tutela ambientale in Costituzione.


Ne Parlano