‘Secondo la legge 80/2014 gli inquilini degli alloggi sociali hanno diritto ad una detrazione fiscale proporzionale al reddito. Ma a poche settimane dalla scadenza della presentazione della dichiarazione dei redditi, non c’è chiarezza su chi abbia diritto alla detrazione, perché da parte dell’Agenzia delle entrate vige un’inspiegabile incertezza sulla definizione stessa di ‘alloggio sociale’. E’ per questo che ho chiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze, con un’interpellanza urgente, quali atti il governo intenda adottare per dare certezza del diritto e garanzie a coloro che abitano negli alloggi sociali’. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia, eletto a Milano.
‘L’articolo 7 della legge 23 maggio 2014, n. 80 – spiega Mirabelli – stabilisce che i conduttori di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale abbiano diritto ad una detrazione pari a 900 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro e pari a 450 euro se il reddito non supera i 30.987, 41. Per la definizione di alloggio sociale la norma fa espresso riferimento al decreto ministeriale ‘infrastrutture’ del 22 aprile 2008, secondo il quale rientrano nella categoria tutti gli appartamenti riconducibili all’intervento e alla gestione dell’edilizia residenziale pubblica da parte delle Ater e degli Iacp. Dunque, secondo la legge, gli inquilini residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica in possesso dei requisiti di reddito hanno diritto alla corrispondente detrazione. E’ dunque urgente che il governo chiarisca in questo senso l’attuazione della norma, con direttive specifiche all’Agenzia delle entrate, e che lo faccia in tempo con le scadenze fiscali’.

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