‘Ma la morte e la malattia sono imprescrittibili’
‘Ancora una volta è la prescrizione a decidere in un processo che chiama gli imputati a rispondere di gravi reati ambientali’. Lo afferma la senatrice del Pd Stefania Pezzopane a proposito della sentenza della Corte d’assise di Chieti,che ha visto tutti assolti gli imputati nel processo per le cosiddette discariche dei veleni della Montedison scoperte a Bussi sul Tirino la Discarica di Bussi.
‘Come è già avvenuto nel processo all’Eternit di Casal Monferrato – continua Pezzopane – ci troviamo anche per la Discarica di Bussi a prendere atto dell’assoluzione di tutti i 19 imputati per il reato di avvelenamento delle acque e per il disastro ambientale, derubricato a reato in disastro colposo. E’ grave che si consideri il reato ambientale come un reato minore per cui è possibile che a decidere sia il tempo che passa e non la volontà di dare il giusta punizione a che si macchia di un reato che mette a repentaglio la salubrità dell’ambiente e la vita stessa degli abitanti della zona. E’ ancora più paradossale il ricorso alla prescrizione, se consideriamo che le malattie croniche conseguenti agli inquinamenti continuano a falcidiare per 20/30 anni e anche oltre quei territori. Si prescrive il reato, ma le malattie e le morti sono purtroppo imprescrittibili.’.

‘E’ necessario – conclude Pezzopane – che per gli ecoreati si consideri la possibilità di non ricorrere all’istituto della prescrizione e soprattutto che una volta accertato il danno venga espressa in tempi certi la condanna’.

Ne Parlano