“Alla vigilia del settimo anniversario del sisma, le motivazioni della sentenza della Cassazione sul caso De Bernardinis destano rabbia e dolore. Questa sentenza conferma, purtroppo, quello che alcuni di noi hanno sempre sostenuto. Gli aquilani sono stati tranquillizzati e la Protezione Civile ha avuto un’enorme responsabilità in questo, dopo le scosse di fine marzo. Di fronte ad uno sciame sismico, che si stava protraendo da mesi, la Protezione civile tranquillizza.  Ma a pagare è uno solo. Il vice di Bertolaso, Bernardo De Bernardinis, che gioca il ruolo di capro espiatorio, ed è condannato perché sostanzialmente ha tranquillizzato troppo, in maniera imprudente, mentre avrebbe dovuto tenere un profilo più basso, più prudente”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.

“In sostanza – prosegue Pezzopane – solo De Bernardis ha tranquilizzato, durante la famosa intervista, mentre i componenti della Grande Rischi avrebbero fatto bene a non adottare nessuna comunicazione ufficiale, anzi la riunione stessa della Commissione sembrerebbe non aver avuto i canoni dell’ufficialità.  Continuiamo a domandarci cosa sia venuta a fare allora a L’Aquila. Lo stesso Bertolaso, impegnato a proseguire la sua imbarazzante corsa a sindaco di Roma, nel frattempo si sottrae alla giustizia, con i tempi di prescrizione che si avvicinano sempre di più. Dunque la Protezione Civile ha una grande responsabilità, ma tutte le colpe sono imputabili ad uno solo.  Se così fosse, per lo Stato sarebbe una grande sconfitta. Le motivazioni addotte dalla Cassazione non sono esaustive dei fatti accaduti a L’ Aquila nel 2009, perché è giudice di legittimità pertanto si è  limitata a riconoscere la responsabilità di comunicazione alla popolazione di un solo esponente della protezione civile. Ma molti interrogativi affrontati dalla sentenza di primo grado del tribunale dell’Aquila restano senza risposta.  Chi doveva valutare il  rischio sismico? Perché i componenti della Commissione Grandi Rischi sono venuti L’Aquila? Qual era l’obiettivo della riunione? Spero che a queste domande possa rispondere almeno la Commissione di inchiesta che stiamo approvando in Senato, su iniziativa parlamentare di cui sono presentatrice e proponente. Sono sempre più vicina alle famiglie delle vittime, a cui esprimo tutta la mia solidarietà, e lancio un appello a tutti gli aquilani perché non si arrendano mai nella ricerca di verità e giustizia”.

 

 


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