Quali sono le misure che l’Italia intende adottare per abbandonare ‘in modo graduale ma inesorabile’ le fonti di energia fossili? Qual è la posizione che l’Italia assumerà nei prossimi incontri internazionali per il negoziato sulla riduzione delle emissioni e i cambiamenti climatici? Sono queste le domande che la senatrice del Pd Laura Puppato ha rivolto al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, con un’interrogazione sottoscritta da altri 45 senatori di quasi tutti i gruppi politici, tra i quali la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (Pd) e il vicepresidente del gruppo Pd Claudio Martini. Nell’interrogazione, Laura Puppato chiede inoltre al titolare del titolare dei dicastero dell’Ambiente di riferire sull’ultimo rapporto dell’Ipcc.
‘Nella relazione di sintesi del V Rapporto dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) su clima e pianeta – sottolinea infatti Laura Puppato nell’interrogazione – gli scienziati scrivono che l’unico mezzo per limitare a 2°C l’aumento medio delle temperature sul Pianeta sia di ridurre a zero l’utilizzo delle risorse fossili entro il 2100, dimezzandolo entro il 2050. Inoltre rilevano come, senza adeguati interventi, si stima che la temperatura media globale si innalzerà di almeno 5°C, con conseguenze incontrollabili. Considerato che nel 2015 si terranno incontri internazionali a Lima e a Parigi per trovare un punto di incontro tra Paesi emergenti, Paesi in via di sviluppo e Paesi industrializzati, per evitare una vera e propria tragedia collettiva che metterebbe a serio rischio la salute e la capacità di produzione agro-alimentare dell’intero pianeta, chiedo al ministro di sapere quale sia nel dettaglio la nostra posizione e quali gli strumenti che il governo intende adottare’.

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