“Come esponente dell’associazione Ecodem e capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente del Senato voterò sì al referendum del 17 aprile sulle trivelle e farò campagna elettorale. Trovo questo coerente con quanto ho sempre sostenuto, anche in un recente passato, e con l’azione riformatrice del governo Renzi e del Pd, mai vista prima in Italia campo ambientale, che ha portato all’approvazione del collegato ambientale e della normativa sugli ecoreati e ad un passo dal varo definitivo delle leggi sulle agenzie ambientali, sulla protezione civile, sulla riforma dei parchi, sullo spreco alimentare e sul consumo di suolo”. Lo scrive il senatore del Pd Stefano Vaccari sul suo profilo Facebook.
“Proprio questo enorme sforzo di riforma – prosegue Stefano Vaccari – merita coerenza con la Strategia energetica nazionale, che non può essere quella Clini-Passera dello Sblocca Italia e dello Sviluppo Italia e che quindi va cambiata subito. Bisogna ribadire che il futuro energetico dell’Italia è nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, soprattutto dopo i nuovi impegni assunti alla Cop21 di Parigi. Sono dunque contrario e vedo con grande preoccupazione lo sfruttamento delle risorse ‘autoctone’, scarse e spesso di bassa qualità (petrolio) e il cui prelievo presenta un impatto ambientale non trascurabile, sia per le estrazioni a mare che a terra. Il quesito ‘sopravvissuto’ al pregevole lavoro fatto dal Pd in Parlamento con la legge di stabilità, finalizzato soltanto ad introdurre una durata alle concessioni entro le 12 miglia ora in essere, non è efficace rispetto all’obiettivo di fermare lo sfruttamento dei giacimenti a mare. Ma può avere un valore simbolico proprio per dare nuovo impulso ad una nuova e diversa Strategia nazionale per un sistema energetico sostenibile e competitivo e in grado di contrastare i cambiamenti climatici. La democrazia – conclude Stefano Vaccari – ha bisogno di tutti e il nostro partito deve favorire e non scoraggiare la partecipazione al voto, proprio quest’anno che è il 70 anniversario del voto alle donne”.


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