‘Lo sforzo del commissario straordinario e del governo nel realizzare la svolta di cui ha bisogno l’Ilva trova il pieno sostegno da parte del Pd’. Così il senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd in commissione Industria, dopo l’audizione del commissario straordinario dell’Ilva Piero Gnudi.
‘Nel corso dell’audizione da noi sollecitata e promossa – prosegue il parlamentare Pd – abbiamo avuto conferma con soddisfazione del concreto ed avanzato interesse di vari gruppi nazionali ed esteri a rilevare il colosso italiano dell’acciaio. Nel corso del confronto abbiamo anche condiviso l’auspicio del Commissario Gnudi sull’ipotesi di una partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti, per il tramite del Fondo Strategico, all’azionariato dell’eventuale newco che dovesse avere luce nei prossimi mesi, a conferma della solidità produttiva e industriale del sito di Taranto. Tale processo deve potersi concludere, come riferito dal commissario in audizione, al massimo nelle prime settimane del 2015. Solo così si potrà procedere alla piena attuazione degli interventi di risanamento ambientale previsti dall’AIA, nonché alla definizione del piano industriale di rilancio produttivo e di consolidamento occupazionale del più importante polo siderurgico d’Europa. Resta la preoccupazione per una vicenda che per i suoi risvolti ambientali e occupazionali – conclude Tomaselli – deve trovare una soluzione il prima possibile, anche alla luce delle segnalazioni sul rischio di infrazione che proprio in questi giorni sono state ribadite dalla Commissione Europea’.
‘Nel corso dell’audizione da noi sollecitata e promossa – prosegue il parlamentare Pd – abbiamo avuto conferma con soddisfazione del concreto ed avanzato interesse di vari gruppi nazionali ed esteri a rilevare il colosso italiano dell’acciaio. Nel corso del confronto abbiamo anche condiviso l’auspicio del Commissario Gnudi sull’ipotesi di una partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti, per il tramite del Fondo Strategico, all’azionariato dell’eventuale newco che dovesse avere luce nei prossimi mesi, a conferma della solidità produttiva e industriale del sito di Taranto. Tale processo deve potersi concludere, come riferito dal commissario in audizione, al massimo nelle prime settimane del 2015. Solo così si potrà procedere alla piena attuazione degli interventi di risanamento ambientale previsti dall’AIA, nonché alla definizione del piano industriale di rilancio produttivo e di consolidamento occupazionale del più importante polo siderurgico d’Europa. Resta la preoccupazione per una vicenda che per i suoi risvolti ambientali e occupazionali – conclude Tomaselli – deve trovare una soluzione il prima possibile, anche alla luce delle segnalazioni sul rischio di infrazione che proprio in questi giorni sono state ribadite dalla Commissione Europea’.