“Nel dibattito sul dl che ci accingiamo a convertire definitivamente in legge è tornato l’argomento per nulla convincente del numero dei decreti degli ultimi anni sull’Ilva. In realtà, questo conferma solo e soprattutto l’enormità di una questione che chiama in causa una delle tragedie ambientali più gravi della storia industriale del paese e, nel contempo, il destino di ben 20 mila posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, e del principale impianto siderurgico d’Europa”. Lo ha dichiarato il senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo in commissione Industria, intervenendo in aula a nome del Pd nel corso delle dichiarazioni di voto sul decreto Ilva.
“Pensiamo – ha proseguito il parlamentare dem – a quale sarebbe oggi lo scenario se Governo e Parlamento non fossero intervenuti: molte migliaia di lavoratori alle prese con gli ammortizzatori sociali e privi di qualsiasi futuro di rioccupazione e la prospettiva di un impossibile risanamento ambientale del sito. Uno scenario di enorme gravità, reso evidente a tutto il Paese dalle proteste che in queste ore stanno coinvolgendo i lavoratori dell’Ilva di Cornigliano, a cui va la nostra piena e convinta solidarietà”.
“Questo decreto – ha detto ancora Tomaselli – accelera la procedura di cessione degli impianti con modalità trasparenti e tempi certi, ancorandola alla piena salvaguardia occupazionale e a un piano industriale fondato sulle migliori tecnologie disponibili per la sostenibilità ambientale e sull’ambizione di rendere ancora più competitivo quello che è ancora oggi uno dei maggiori gruppi siderurgici d’Europa. Per questo vengono rese disponibili risorse significative: 300 milioni per garantire la continuità produttiva e sostenere la gestione ordinaria, e 800 milioni totalmente vincolati alla realizzazione degli interventi ulteriori volti all’attuazione integrale del piano ambientale”.
“Altro che aiuti di Stato. Sono risorse con destinazioni ben distinte e con percorsi di rientro nelle casse pubbliche assolutamente lineari. Siamo ad un passaggio cruciale non solo per l’Ilva ma per l’intera storia industriale italiana. Queste misure – ha concluso il senatore Pd – dimostrano la caparbia volontà di tenere insieme continuità produttiva e risanamento ambientale. Per questo il Pd vota per la conversione in legge di questo decreto”.


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