‘Il prossimo Consiglio d’Europa è decisivo per un’Europa che voglia davvero un’energia libera di attraversare i confini, aumentandone l’efficienza e riducendo la dipendenza dall’estero, anche con la diversificazione delle fonti e il completamento del mercato unico dell’energia. Integrare 28 sistemi nazionali facendo della Ue l’area leader mondiale delle rinnovabili rappresenta il progetto europeo più ambizioso dai tempi della Comunità per il carbone e l’acciaio’. Lo dichiara il senatore Pd Salvatore Tomaselli intervenendo in aula al Senato durante le comunicazioni del premier Renzi sul Consiglio europeo del 19 e 20 marzo.
‘Il sistema energetico europeo – spiega Tomaselli – si trova oggi a dover affrontare la necessità sempre più pressante di garantire energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi ragionevoli per famiglie e imprese. L’eccessiva dipendenza da un numero limitato di fonti di approvvigionamento, soprattutto per il gas naturale, rende l’Ue vulnerabile alle turbolenze geopolitiche ad Est dell’Unione, situazione che suggerisce a Europa e Italia di allentare la dipendenza dalla Russia, nonché dal Risiko di gasdotti e oleodotti’.
‘Torna dunque forte – prosegue il senatore – l’idea di una Ue in grado di produrre una governance del sistema energetico europeo all’insegna dell’integrazione e della sussidiarietà, senza tralasciare gli obiettivi di una sempre maggiore diffusione di energie rinnovabili per perseguire la sostenibilità ambientale. L’obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 40 per cento può contribuire prioritariamente alle scelte della Commissione Juncker, ossia a rilanciare la crescita, aumentare la competitività e creare nuovi posti di lavoro in tutta l’Unione. Negli ultimi anni l’Italia ha consolidato una propria politica energetica fondata proprio sull’efficienza energetica, sulle infrastrutture, in particolare quelle per le rinnovabili, e sulla sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti. Il nostro Paese si candida, davvero e concretamente, a hub del gas per l’Europa nel Mediterraneo. In questo senso – conclude Tomaselli – l’impegno e la determinazione del Governo italiano saranno decisivi, già nell’appuntamento delle prossime ore, per costruire con concretezza e rapidità questo ambizioso obiettivo’.
‘Il sistema energetico europeo – spiega Tomaselli – si trova oggi a dover affrontare la necessità sempre più pressante di garantire energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi ragionevoli per famiglie e imprese. L’eccessiva dipendenza da un numero limitato di fonti di approvvigionamento, soprattutto per il gas naturale, rende l’Ue vulnerabile alle turbolenze geopolitiche ad Est dell’Unione, situazione che suggerisce a Europa e Italia di allentare la dipendenza dalla Russia, nonché dal Risiko di gasdotti e oleodotti’.
‘Torna dunque forte – prosegue il senatore – l’idea di una Ue in grado di produrre una governance del sistema energetico europeo all’insegna dell’integrazione e della sussidiarietà, senza tralasciare gli obiettivi di una sempre maggiore diffusione di energie rinnovabili per perseguire la sostenibilità ambientale. L’obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 40 per cento può contribuire prioritariamente alle scelte della Commissione Juncker, ossia a rilanciare la crescita, aumentare la competitività e creare nuovi posti di lavoro in tutta l’Unione. Negli ultimi anni l’Italia ha consolidato una propria politica energetica fondata proprio sull’efficienza energetica, sulle infrastrutture, in particolare quelle per le rinnovabili, e sulla sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti. Il nostro Paese si candida, davvero e concretamente, a hub del gas per l’Europa nel Mediterraneo. In questo senso – conclude Tomaselli – l’impegno e la determinazione del Governo italiano saranno decisivi, già nell’appuntamento delle prossime ore, per costruire con concretezza e rapidità questo ambizioso obiettivo’.