‘Il varo del ‘piano d’azione per l’acciaio’ da parte della Commissione Europea è un fatto di grande rilevanza e di per sé un auspicio a riaccendere i riflettori su un settore che ha fornito per decenni una fetta consistente del prodotto interno lordo nazionale e comunitario e oggi, per varie ragioni, è precipitato in una crisi profonda’. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori del Pd Salvatore Tomaselli, capogruppo in commissione Industria, e Gianluca Rossi, capogruppo in commissione Finanze e Tesoro, a proposito del piano d’azione per la siderurgia europea presentato oggi a Bruxelles.
‘In questo quadro, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla siderurgia italiana avviata in Commissione industria – chiedono Rossi e Tomaselli – è fondamentale audire al più presto il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e i sindacati nazionali ed europei, per conoscere ad approfondire il piano. Le sedi parlamentari dovranno mettere sotto la propria lente di ingrandimento i punti salienti della proposta comunitaria. Bisogna inoltre cercare una sintesi tra i Paesi Ue, per evitare la disgregazione del mercato europeo di fronte alla concorrenza mondiale’.
‘Dalla piena attuazione di questo piano – proseguono i due parlamentari democratici – assieme a quelli dell’intera siderurgia italiana, passano il futuro dell’Ilva di Taranto e il processo di vendita di AST. Sul piano nazionale, pertanto, non possiamo non cogliere la sfida che ci viene proposta oggi dalla Commissione: salvare i siti produttivi, rilanciare la competitività, mantenere l’altissima e irripetibile qualità dei nostri prodotti e contribuire all’ambizioso obiettivo del piano d’azione di fornire cioè – concludono Rossi e Tomaselli – il 20% del Pil entro il 2020’.
‘In questo quadro, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla siderurgia italiana avviata in Commissione industria – chiedono Rossi e Tomaselli – è fondamentale audire al più presto il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e i sindacati nazionali ed europei, per conoscere ad approfondire il piano. Le sedi parlamentari dovranno mettere sotto la propria lente di ingrandimento i punti salienti della proposta comunitaria. Bisogna inoltre cercare una sintesi tra i Paesi Ue, per evitare la disgregazione del mercato europeo di fronte alla concorrenza mondiale’.
‘Dalla piena attuazione di questo piano – proseguono i due parlamentari democratici – assieme a quelli dell’intera siderurgia italiana, passano il futuro dell’Ilva di Taranto e il processo di vendita di AST. Sul piano nazionale, pertanto, non possiamo non cogliere la sfida che ci viene proposta oggi dalla Commissione: salvare i siti produttivi, rilanciare la competitività, mantenere l’altissima e irripetibile qualità dei nostri prodotti e contribuire all’ambizioso obiettivo del piano d’azione di fornire cioè – concludono Rossi e Tomaselli – il 20% del Pil entro il 2020’.