‘La Fiat cambia nome, sede legale e sede fiscale. Il più prestigioso ed antico marchio dell’industria italiana, che in oltre un secolo di vita ha rappresentato l’eccellenza della manifattura italiana nel mondo, decide di far coincidere
la definitiva consacrazione quale azienda globale con la cancellazione della ‘denominazione di origine’, quasi che quei riferimenti e quei vincoli con l’Italia siano diventati ormai un intralcio’. Lo dichiara il senatore del PD Salvatore Tomaselli, capogruppo PD in commissione Industria.

‘Una azienda – continua Tomaselli – che tanto ha dato alla storia industriale del nostro paese e che, nel contempo, tanto ha ricevuto a cominciare da enormi sostegni pubblici decide, così, di cancellare il tricolore. Non possiamo che essere preoccupati da tali scelte e, ovviamente, non per ragioni romantiche né per anacronistici istinti nazionalisti: siamo preoccupati perché non é assolutamente indifferente che per il futuro di un così importante gruppo industriale la ‘testa’ e, quindi, la struttura di comando sia in Italia o all’estero e che si trasferiscano risorse fiscali in altri paesi.’

‘Appena qualche anno fa – conclude il sen. Tomaselli – ci veniva illustrata con grande enfasi il progetto ‘Fabbrica Italia’, ora ci vien detto che nulla cambierà nella presenza industriale e produttiva nel nostro paese. Vorremmo fidarci, ma chiediamo impegni netti dall’azienda e un’azione forte del Governo perché davvero così sia ed, anzi, si dia seguito agli investimenti annunciati per consolidare capacità produttiva ed occupazione negli stabilimenti italiani’.