Si sono concluse oggi le audizioni promosse dalla Commissione Agricoltura del Senato sugli effetti, sulla produzione olivicola, della diffusione del parassita della Xylella Fastidiosa, con l’ascolto dei rappresentanti delle associazioni nazionali Confagricoltura, Coldiretti, CIA e Copagri, dei produttori, della Regione Puglia e del Commissario straordinario all’emergenza fitosanitaria Giuseppe Silletti.

“Verrà il tempo – afferma il senatore del Pd Salvatore Tomaselli – per definire responsabilità ed ulteriori quanto necessari approfondimenti. Oggi la priorità è bloccare l’espansione di questo vero e proprio ‘flagello’ che sta minando il paesaggio, l’ambiente e l’economia del nostro territorio ed avviarne la progressiva attenuazione degli effetti drammatici che sta avendo sull’intero Salento e, in particolare, sulle coltivazioni olivicole.
In questo senso, il Piano è stato definito ed approvato e va immediatamente attuato nelle sue linee d’azione principali, ovvero l’aratura dei terreni, l’utilizzo mirato di fitofarmaci/insetticidi già in uso nel settore per altre patologie ed, infine, l’eradicazione delle piante infette: un intervento che, per quanto estremo, non solo è necessario ma va realizzato in maniera chirurgica e selettiva. Per fare questo, tuttavia, c’è bisogno di una forte collaborazione tra la struttura commissariale e gli stessi produttori. Bisogna, però, fare presto.

Abbiamo, infatti, ancora poche settimane a disposizione prima che si sviluppi una nuova ‘leva’ di insetti vettori (la schiusa delle uova della ‘sputacchina’, insetto vettore colpevole della diffusione della malattia, inizierà proprio nei giorni che precedono la Pasqua), i quali potrebbero causare un ulteriore, drammatico allargamento della zona infetta.
Contestualmente alla piena attuazione del Piano, rimane l’impegno da parte delle Istituzioni – Unione Europea, Parlamento e Governo nazionale e Regione Puglia – per un efficace sostegno al reddito dei produttori danneggiati da tale patologia mediante, ad esempio, l’estensione dei benefici per le calamità naturali alla colture colpite da fitopatie su cui in Senato abbiamo depositato appositi emendamenti, per la definizione di indennizzi agli operatori che utilizzino buone pratiche utili per bloccare l’estensione del fenomeno ed, infine, per un sostegno alla ricerca, indispensabile non solo per meglio comprendere come lo stesso fenomeno nasce e si diffonde, ma anche per definire migliori risposte preventive in futuro.
In gioco – conclude il sen. Tomaselli – c’è un patrimonio del Salento e del paese intero, costituito da 11 milioni di piante di ulivo; un patrimonio che va difeso e salvaguardato”.

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