‘Le riforme tornano qui al Senato con le modifiche apportate alla Camera, modifiche circoscritte ad alcuni aspetti certo importanti, ma non relative ai muri portanti dell’edificio della riforma. I muri portanti decisi qui al Senato, e cioè il superamento del bicameralismo paritario e la revisione del Titolo V, sono rimasti inalterati, quindi non dovranno essere oggetto di un nuovo esame da parte del Senato. Il Senato dovrà rivedere i punti modificati dalla Camera. Io credo e mi auguro che Forza Italia rifletta, in queste settimane che ci separano da questo ulteriore momento di confronto’. Lo ha detto il senatore Giorgio Tonini, vicepresidente del gruppo del Pd, ai microfoni di Tg Parlamento.
‘Posto che quei muri portanti – ha proseguito Tonini – li abbiamo tracciati assieme, al Senato e anche alla Camera fino al lavoro di Commissione e a parte del lavoro dell’Aula, prima di questo improvviso e a mio modo di vedere inspiegabile Aventino, mi auguro che tutte le forze di opposizione, a cominciare da Forza Italia, tornino sui loro passi e si possa ricominciare a lavorare in modo serio e costruttivo. Non c’è più tempo da perdere. Alla fine del percorso, se non perderemo ulteriore tempo, si andrà al referendum nel 2016 e vorrà dire che abbiamo impiegato 3 anni per fare queste riforme. Non è certo un tempo frettoloso’.
‘Posto che quei muri portanti – ha proseguito Tonini – li abbiamo tracciati assieme, al Senato e anche alla Camera fino al lavoro di Commissione e a parte del lavoro dell’Aula, prima di questo improvviso e a mio modo di vedere inspiegabile Aventino, mi auguro che tutte le forze di opposizione, a cominciare da Forza Italia, tornino sui loro passi e si possa ricominciare a lavorare in modo serio e costruttivo. Non c’è più tempo da perdere. Alla fine del percorso, se non perderemo ulteriore tempo, si andrà al referendum nel 2016 e vorrà dire che abbiamo impiegato 3 anni per fare queste riforme. Non è certo un tempo frettoloso’.