“Questo lungo dibattito sul Documento di Economia e Finanza, prima in Commissione Bilancio e ora in Aula, mi ricorda uno dei più bei libri dell’Odissea, il dodicesimo, in cui la maga Circe dà due consigli a Ulisse per tornare ad Itaca: di ascoltare ma non seguire il canto delle sirene e di usare l’intelligenza per superare Scilla e Cariddi. Ecco, in questo lungo dibattito abbiamo sentito il canto delle sirene di chi critica il governo perché dovrebbe fare di più per tutto, dalla scuola alla sanità agli enti locali al pubblico impiego, salvo anche abbassare la pressione fiscale e il debito pubblico. Il canto delle sirene non è tenuto a rispettare il principio di non contraddizione, deve solo ammaliare. Ma seguendolo si va incontro a morte sicura e per questo Ulisse si fece legare all’albero della nave”. Lo ha detto il senatore del Pd Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio, nel suo discorso in Aula sul DEF.
“Io – ha proseguito Tonini – ho impresso nella memoria ciò che diceva Beniamino Andreatta e cioé che per ridurre il debito c’è una sola strada, quella di fare avanzo primario, attraverso una noiosa disciplina di bilancio. E questo ci richiama al secondo consiglio della maga Circe. Il governo sta sapientemente guidando la nave, con una rotta difficile, tra la Scilla del rischio default e la Cariddi della recessione, visto che nel corso della crisi abbiamo perso 10 punti di Pil. Non possiamo fare una politica di risanamento che non tenga conto anche della crescita. E infatti di anno in anno scende il deficit e aumenta la crescita, tanto che abbiamo finalmente capovolto la recessione in crescita. Certo, vorremmo tutti che il transito fosse più veloce, ma come si fa? I remi per accelerare non sono altro che le riforme. Per aumentare la crescita potenziale bisogna aumentare la produttività dei fattori. E se nell’industria la produttività è dignitosa, nel settore dei servizi pubblici siamo indietro. La vela è una politica europea più attenta all’espansione. Questo Def solleva proprio questo tema politico”.