‘I senatori del Pd hanno concluso oggi la prima fase della discussione sulla riforma costituzionale. Lo hanno fatto come si conviene ad un partito che si definisce democratico: con un voto che ha segnalato una condivisione largamente maggioritaria dell’impianto proposto dal governo e anche l’esistenza di un area di dubbi e riserve, che ha posto nella discussione problemi veri, ai quali, nell’ambito dei lavori di commissione, si daranno risposte serie, attraverso un attento lavoro di emendamento del testo governativo’. Questo il commento del vicepresidente dei senatori democratici, Giorgio Tonini, al termine dei lavori dell’assemblea del gruppo. ‘Come ho avuto modo di dire nel mio intervento, l’impianto di riforma proposto da Renzi mi convince molto, anche perchè affonda le radici nella storia migliore del centrosinistra, in quel vero e proprio manifesto fondativo dell’unità dei riformisti che furono le tesi dell’Ulivo nel 1995’. ‘Al tempo stesso – continua Tonini – non si possono non vedere le criticità ancora presenti nella proposta, sia sul versante delle garanzie e dei contrappesi ad una Camera che giustamente si vuole eletta con un sistema maggioritario, sia su quello della coerenza tra l’opzione assolutamente valida di fare del Senato una camera delle autonomie e una revisione del titolo V prevalentemente ispirata al criterio di riportare in capo allo Stato centrale competenze oggi attribuite alle regioni’. ‘Sono certo che su entrambe queste questioni – conclude l’esponente pd – i senatori democratici, in dialogo con il governo e con le altre forze parlamentari, di maggioranza e di opposizione, sapranno trovare, nei tempi rapidi che l’urgenza della crisi italiana richiede e che l’ostruzionismo dei fieri avversari del cambiamento sembra ignorare, risposte solide e persuasive’.

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