‘Stiamo lavorando sui testi come è giusto fare in questi casi e approfondiremo i temi. Naturalmente sulla base di un’opzione che è stata riaffermata in particolare dalla presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro, che è anche relatrice del provvedimento. L’opzione è quella del Senato rappresentativo delle istituzioni territoriali. Questa è la strada che abbiamo intrapreso fin dall’inizio e sulla quale sia il Senato che la Camera hanno votato in maniera conforme’. Lo ha detto Giorgio Tonini, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, parlando con i giornalisti al termine di una riunione del Pd sulle riforme. ‘Adesso – ha proseguito Giorgio Tonini – se si tratta di fare meglio questo Senato delle istituzioni territoriali c’è tutta l’apertura possibile: sulle funzioni, sul funzionamento del meccanismo legislativo, sulla Corte costituzionale, su tutti gli aspetti che devono rendere più coerente il sistema. Se invece si vuole scegliere un’altra opzione, quella di un Senato eletto direttamente dai cittadini, che a quel punto non sarebbe rappresentativo delle istituzioni regionali, allora bisognerà chiamare le cose con il loro nome: vorrebbe dire ricominciare daccapo e non ce lo possiamo permettere. Io credo invece molto nella strada che abbiamo scelto, perché penso che un bicameralismo maturo è quello in cui c’è una camera politica eletta dai cittadini, la Camera dei Deputati, che dà la fiducia al governo e poi, come avviene in tutte le grandi democrazie europee, c’è una seconda camera che invece rappresenta le istituzioni territoriali, con un potere significativo e incisivo su alcune questioni circoscritte’
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