‘Non è stata fatta alcuna forzatura sui tempi, tant’è vero che sono mesi che stiamo lavorando in Commissione e abbiamo cominciato a lavorare in Assemblea, ormai da diversi giorni, sulle proposte avanzate dal Governo. Nemmeno l’Assemblea costituente dedicò tanto tempo all’esame di un aspetto circoscritto della Carta’. Lo ha detto il sen. Giorgio Tonini, vicepresidente del gruppo Pd, nel corso del dibattito sulle riforme. ‘Ci sono state settimane e mesi di lavoro in Commissione – ha aggiunto – si sono svolte audizioni, in cui sono state sentite personalità e studiosi di tutti gli orientamenti ed è stata raccolta una messe infinita di contributi e di approfondimenti. Adesso, presumibilmente, lavoreremo per alcune settimane in Assemblea e sono al nostro esame migliaia di emendamenti. Penso di non essere irriverente se arrivo a dire che nemmeno l’Assemblea costituente ha dedicato un tempo come quello che stiamo dedicando all’esame di un aspetto circoscritto della Costituzione’. E sul metodo di costruzione del testo ha sottolineato: ‘Ma dove sta scritto che il Governo non ha potere di iniziativa legislativa in materia di revisione costituzionale? Il Governo ha il pieno diritto di iniziativa legislativa, anche in materia costituzionale. Se così non fosse, la Costituzione lo vieterebbe. Invece la Costituzione lo prevede e, se lo prevede, è legittimo. Sarò limitato, ma onestamente, nonostante mi sforzi non ho capito. Dov’è allora il problema della democrazia? Dove c’è stata la forzatura della democrazia?’. ‘Il lavoro svolto è stato la sintesi migliore tra l’indispensabile funzione di stimolo del Governo e l’imprescindibile funzione del Parlamento – ha concluso Tonini – Per quanto riguarda in particolare il Governo, esso ha avuto il merito di allargare di nuovo il tavolo del confronto politico sulle riforme, perché alla crisi del Governo Letta il tavolo delle riforme si era drammaticamente ristretto. Il presidente Renzi allora ha riportato al tavolo Forza Italia, con tutte le difficoltà del caso, e adesso sta lavorando, come abbiamo visto più volte in streaming, per tenere al tavolo anche il Movimento 5 Stelle, con un apporto che noi abbiamo giudicato assolutamente positivo. Stiamo quindi lavorando per questo, cioè per fare una riforma che sia la più largamente condivisa’.
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