“La nave Italia è tra Scilla e Cariddi, presa nella morsa tra chi chiede di ignorare i vincoli per la riduzione del nostro debito pubblico e chi invece invoca politiche di austerità; entrambe le ipotesi, se perseguite con troppa forza, potrebbero essere fatali per il nostro Paese e dunque, per uscire da questo stretto, servono forti rematori, le riforme, e una robusta vela, l’Unione europea”. Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giorgio Tonini, intervenendo alla presentazione del rapporto 2017 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti oggi in Senato.
“Già trent’anni fa, Beniamino Andreatta – ha ricordato il senatore dem – ci spiegava che i conti pubblici potevano essere posti sotto controllo solo con il contenimento della spesa e l’allargamento delle entrate. Dopo tre decenni, la lotta all’evasione ha fatto passi da gigante, ma il debito è ancora tra noi. Perciò dobbiamo aumentare la crescita – ha concluso Tonini – e lo sforzo del ministro Padoan mi pare orientato in questo senso”.