Ringrazio il sito Senatori Pd per aver riprodotto l’articolo pubblicato sul Foglio di martedì 10 febbraio (Manconi: Agli amici del Pd. Come la minoranza ha dimenticato cosa significa la parola libertà) e chiedo ancora ospitalità. Un passaggio di quella mia lettera aperta può prestarsi a qualche equivoco (e già è accaduto) e intendo, di conseguenza, precisare e chiarire. Quando parlo del ‘nevrotico tic di alludere quotidianamente a una scissione prèt à porter del Pd’ non mi riferisco certo ai destinatari della lettera aperta ai quali mi rivolgo direttamente (‘Cari Bersani e Cuperlo, cari Vendola e Fassina’). Mi riferisco ad altri (i cosiddetti ‘civatiani’, ma non solo) che, effettivamente, a una possibile scissione alludono a ogni piè sospinto. A Bersani, a Cuperlo e a Fassina pongo altre domande e muovo altre critiche: non certo quella di promuovere una scissione, che non hanno in alcun modo mai evocato. Insomma, a ciascuno il suo.
Grazie e cordiali saluti, Luigi Manconi

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