“Sono fra i parlamentari che hanno aderito allo sciopero della fame per tentare di giungere, entro la fine della legislatura, all’approvazione della nuova legge sulla cittadinanza. Al Senato mancano ancora i numeri per la sua approvazione ed è allora necessario insistere per convincere che è arrivato il momento di approvare una legge giusta ed equilibrata, e sconfiggere così tutte le paure infondate. Lo sciopero della fame, che farò nei prossimi giorni, è una pratica non violenta per invitare alla responsabilità. Ho aderito perché sono convinta sia giusta e perché le persone senza diritti sono più fragili e non possono aspettare. In questa legislatura abbiamo approvato molte leggi davvero importanti sul piano economico e sociale. L’Italia si è rimessa in moto e, con la prossima legge di bilancio, determineremo con investimenti e regole adeguate i binari entro i quali far crescere economia ed occupazione. Anche sui diritti civili in questa legislatura abbiamo fatto tanto, ed ora vogliamo ampliare la tutela dei diritti di chi, a tutti gli effetti, è un italiano. Ma a Palazzo Madama sulla legge di cittadinanza mancano ancora i numeri necessari ad approvarla: purtroppo dobbiamo fare i conti con margini molto risicati e con posizioni, anche all’interno della stessa maggioranza che sostiene il governo Gentiloni, non concilianti. Poi il provvedimento è attualmente sepolto da una coltre pesantissima di emendamenti fatti apposta per affossarlo. Il gruppo dei senatori Pd, invece, vuole arrivare all’approvazione della legge di riforma della cittadinanza per far diventare italiani tutti quei ragazzi nati, cresciuti e che studiano nel nostro Paese”. Lo dichiara la senatrice Pd Mara Valdinosi.


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