“Le Commissioni riunite della Camera
Giustizia e Affari sociali hanno approvato la proposta di legge
sulle ‘Disposizioni in materia di statistiche sulla violenza di
genere’, a mia prima firma, già licenziato dal Senato. Ora manca
solo l’ultimo miglio, il sì dell’Aula e fra 15 giorni potremmo
avere una legge fondamentale, rivoluzionaria direi, per conoscere
e riconoscere la violenza contro le donne in tutte le sue forme”.
Lo ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della
Commissione Femminicidio, al convegno organizzato dall’Istat e
dal Dipartimento Pari Opportunità per presentare l’accordo di
programma sui dati.
“Ora mancano dati univoci non solo sulla violenza maschile ma
persino sui femminicidi- ha spiegato ancora Valente- mentre saper
leggere in maniera corretta il fenomeno è condizione sine qua non
per prevenirlo e contrastarlo. Con questa legge diamo allo Stato,
nelle sue diverse articolazioni, il compito di coordinare le
attività di conoscenza e lettura di questo fenomeno, diamo le
indicazioni per produrre i provvedimenti necessari, collezionando
tutti i numeri raccolti dai vari ministeri e anche dai Centri
antiviolenza”.
“Abbiamo anche previsto altri 28 reati spia, non direttamente
collegabili alla violenza di genere- ha poi reso noto- come, per
esempio, il danneggiamento di auto; nel caso in cui la polizia
giudiziaria si ritrovi davanti ad una di queste ipotesi, sarà
tenuta ad indagare su alcuni elementi, come il rapporto tra
vittima e aggressore. Avere dati univoci e di facile lettura
sulla violenza contro le donne e sui femminicidi è, accanto alla
formazione specialistica degli operatori, ciò che può permettere
di leggere correttamente la violenza maschile come un’asimmetria
di potere nella relazione tra uomo e donna. Non solo, mettere in
relazione i dati con gli eventi può aiutare a rilevare i reati
spia, a capire quando un soggetto è pericoloso e impedire così
l’escalation della violenza, evitando il femminicidio.
Ringraziamo l’Istat e Linda Laura Sabbadini, la collaborazione
tra istituzioni dello Stato su questo fronte è fondamentale per
scardinare pregiudizi e abbattere stereotipi”, ha concluso
Valente.


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